E' questa
l'immagine della donna che vogliamo promuovere? Ricordiamo sempre che siamo luce, che possiamo splendere come dei
soli e che solo quando saremo piene di energia potremo illuminare il mondo. Ma
questo dipende solo da noi, da ciò in cui vogliamo credere, dai nostri valori.
Amiamo, e saremo amate, ma non arretriamo quando è il momento di esserci, di
portare il nostro contributo, di fare quello per cui siamo più portate, affermando la nostra
presenza nel mondo. E, parlando di coppie, la migliore è quella in cui tutti e
due emettono luce. Due luci non si oscurano a vicenda, ma fanno brillare ancor
di più lo spazio intorno a loro. A questo proposito, vi ricordo la tazzina di
felicità che ho scritto nel libro “Donne sOle” (con il sole, appunto).
Le stelle
doppie: due astri che si muovono l'uno intorno all'altro, ciascuno attratto
dall'altro, così vicini ed uniti eppure così indipendenti. Entrambi sono
stelle, nella loro bellezza e unicità. Così i rapporti d'amore. Non un amore
planetario dove il sole vede gravitare intorno a sé il pianeta attratto dalla
sua forza, o una fredda cometa catturata per qualche istante e poi destinata a
sparire velocemente dal suo cielo e dalla sua memoria. Forse bisogna guardare
alle stelle doppie come alla coppia ideale, in cui ciascuno attinge dall'altro
la forza, dove l'attrazione della gravità è reciproca, eppure è mantenuta
l'indispensabile distanza, e dunque la propria individualità.
Marilù Mengoni
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